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Perche' avete scelto Manjaro?

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Perche' avete scelto Manjaro?
« il: Febbraio 13, 2020, 01:36:13 am »
Buongiorno amici,

ho deciso di aprire un topic proprio per parlare dell'argomento del titolo.
Io ho scoperto Linux con Ubuntu, nell'anno 2007. All'epoca utilizzavo Windows XP e la mia esperienza con Ubuntu 7.04 fu davvero fantastica. Scoprii presto tutte le altre distribuzioni, ma alcune non mi piacquero, molte altre invece erano fuori dalla mia portata (come lo sono ancora oggi)
Sono rimasto con Ubuntu per qualche anno, almeno fino all'uscita di Windows 7, sistema operativo con cui non ho mai avuto problemi di nessun genere. Nel contempo Ubuntu, almeno dal mio punto di vista, peggioro' sotto molti aspetti. Il sistema perse la sua reattivita' e la sua leggerezza in poche release (installazione pulita naturalmente) e il distacco definitivo avvenne con la scomparsa di Gnome 2. Odiavo Gnome 3, ancor piu' Unity, mentre XFCE e il vecchio KDE non mi piacevano. Poco dopo uscii Mate, ma mancava qualcosa, forse pura e semplice nostalgia.
Per anni reinstallai Ubuntu ogni tanto, per provare qualche nuova versione, ma mai per molto tempo. Non avevo tempo di dedicarmi allo studio del sistema e con Windows 7 sostanzialmente avevo cio' che mi serviva.
Con l'uscita di Windows 10 (e da qualche giorno la fine di 7) mi sono ritrovato in una situazione simile a quella che ebbi nel 2007, in cui usavo Windows XP perche' non volevo saperne nulla di Vista. E' tornato l'interesse per una seria alternativa, almeno per avere un sistema che mi consentisse di fare tutto, fuorche' giocare.
Conoscevo Arch da anni, ma era troppo difficile da gestire. Cercai delle derivate e alla fine approdai su Manjaro.
Con Manjaro e' tornata la passione e ho ricominciato a studiare il sistema. Le ragioni sono tante, ma rischio forse di allungare troppo il post.
Nel funzionamento generale, oltre agli ottimi tool di autoconfigurazione e Pacman al post di apt-get, vedo un sistema davvero molto reattivo e che consuma poche risorse.
L'ho paragonato a Kubuntu con KDE, e la differenza si fa sentire, specialmente su un portatile con ridotta potenza. All'avvio del sistema, con solo un paio di programmi ad avvio automatico, ho un consumo intorno ai 500 mb di ram con Manjaro KDE, davvero incredibile.
I repository di Manjaro contengono parecchio software e, nel caso servisse qualcosa di particolare, c'e' AUR che e' davvero IMMENSO, anche se purtroppo non tutto funziona, forse per mancanza di ottimizzazione/compatibilita' con Manjaro stessa.

Da non programmatore, purtroppo non capisco davvero cosa distingua Arch da qualunque altra distribuzione (oltre ovviamente al gestore pacchetti e ai repository) e cosa la renda cosi' reattiva, rispetto ad una distro come Ubuntu. Manjaro probabilmente ha ereditato questo aspetto, anche se sono sicurissimo che una Arch ben ottimizzata e ridotta all'osso funzioni ancora meglio, con pochissime risorse.
Leggendo su Wikipedia, leggo della cosiddetta filosofia KISS, anche se io so che molti pacchetti sviluppati per linux girano tra una distribuzione e l'altra, quindi e' anche difficile comprendere cosa faccia esattamente il team di Arch, oltre probabilmente a controllare il software di AUR e sviluppare il gestore pacchetti Pacman. Anche nel caso di Pacman, come utente normale posso solo vedere che, per installare un programma, serve una diversa sintassi nel terminale, ma non so in che modo differisca da APT.
Le distribuzioni sono ''insiemi di pacchetti'', ma la base del sistema e' sempre GNU, e Linux, che e' il kernel. Sarebbe interessante riuscire a capire in che modo differiscano le distribuzioni, perche' ad occhio inesperto potrebbero apparire come delle versioni di Windows ''customizzate'', ovvero che vengono rilasciate con un certo numero di software, o magari con un'interfaccia grafica modificata, qualche servizio disabilitato, etc. Il fatto che alcune distribuzioni esistano da anni e siano cosi' amate dal pubblico ha senz'altro una spiegazione. Se qualcuno ha voglia di fare due chiacchere mi piacerebbe saperne di piu'.

Mi sono molto dilungato, anche uscendo fuori tema, ma visto che siamo in questa sezione non dovrebbero esserci problemi, no?

Spero di leggervi presto.  ;)

Raffaele
Raffaele

Manjaro Linux KDE su GPD Pocket 2 con Intel m3-8100y e Intel UHD 615
Manjaro Linux KDE su Asus Rog Strix Z390-F Gaming, Intel i7 9700k, Nvidia 2080Ti

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Re:Perche' avete scelto Manjaro?
« Risposta #1 il: Febbraio 13, 2020, 08:23:23 pm »
Ho ripercorso anch'io il viaggio da windows xp  a ubuntu , poi mint già piu reattivo di ubuntu , ho abbandonato xp nel 2008 provando varie distro linux e nel 2015 sono approdato a manjaro e da li non mi sono più mosso , reattivo , semplice rispetto ad archlinux , pochi problemi sino ad oggi .Uso xfce che trovo stabile e ben supportato dal team manjaro , ma ultimamente sto provando kde , gnome , budgie , cinnamoon e mate per avere un piu ampio parere su manjaro . Ho provato anche bsd , ma da quando ho scoperto manjaro non ho piu provato altre distro linux ,ritengo manjaro un ottima distribuzione linux , altra cosa importante manjaro usa  i suoi repository .
Un augurio di una vita serena e tranquilla.

manjaro xfce
Quad Core model: Intel Core2 Quad Q6600 bits: 64 type: MCP
  L2 cache: 4096 KiB
AMD Park [Mobility Radeon HD 5430] driver: radeon v: kernel

Re:Perche' avete scelto Manjaro?
« Risposta #2 il: Febbraio 13, 2020, 09:25:32 pm »
Per me l'aspetto estetico di un sistema operativo e' importante, anche se so bene che non e' quello a caratterizzare il sistema.
Benche' sappia che XFCE sia stabile e leggero non l'ho mai apprezzato molto. KDE non mi piaceva 10 anni fa, ma dopo averlo riprovato un paio d'anni fa me ne sono innamorato, completamente differente dal vecchio KDE che conoscevo io. Per risparmiare risorse e avere il sistema ancora piu' reattivo ho disabilitato gli effetti grafici, ma nonostante cio' mi piace ancora piu' di XFCE. Ti confesso pero' di non conoscere il nuovo XFCE, e di saper bene che un'interfaccia grafica puo' essere modificata per essere esteticamente piu' gradevole. Diciamo che di KDE apprezzo anche altre cose, come i plasmoidi e il menu' di configurazione.
Oggi KDE e' secondo me molto piu' ordinato e ''funzionale'' rispetto a 10 anni fa. Per quanto il mio portatile con grafica integrata sia poco potente, diciamo che posso permettermi di usare KDE, mentre sul desktop non avrei nessun problema con nessuna interfaccia.
Ti confesso oltretutto che credevo XFCE ormai abbandonato, visto che lo sviluppo era fermo da anni. Credevo che ormai LXDE avesse preso il posto di XFCE come DE per computer datati. E' stata una piacevole sorpresa vedere il rilascio di una nuova versione di XFCE.

BSD non ho mai avuto il piacere di provarlo. Non mi sembra che l'installazione sia tramite installer grafico, come in molte distribuzioni Linux odierne, e ti confesso di non avere molto tempo e sopratutto energia per occuparmene. Cio' che mi interesserebbe di BSD e' il fatto che funziona con OSS, invece che con ALSA (driver audio ufficiale di Linux); ascoltando musica ad alta fedelta' mi piacerebbe ascoltarlo, sempre nella fortuna che OSS supporti il mio dac. Ho provato ad installare OSS anche su Manjaro, ma nulla da fare. Ho fatto un vero disastro e alla fine sono ritornato ad ALSA.
Raffaele

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Re:Perche' avete scelto Manjaro?
« Risposta #3 il: Febbraio 15, 2020, 06:39:24 pm »
Anch'io ho iniziato con Ubuntu nel 2012 (se ricordo bene), al tempo era già arrivato Unity quindi non ho avuto alcun problema di transizione, venendo da Windows XP sembra funzionare tutto un po' meglio e l'interfaccia sembrava futuristica.
Sono saltato da Ubuntu Unity a Kubuntu, poi è arrivato il primo portatile nel 2013 e ho installato Xubuntu.
Non ricordo con precisione quando sia successo, ma a un certo punto intorno al 2014 ho sentito l'esigenza di una distribuzione che non necessitasse di essere reinstallata regolarmente, ormai mi sentivo abbastanza esperto per poter mantenere a lungo termine una distribuzione senza combinare pasticci, nella ricerca ho trovato Manjaro e mi è piaciuta.
Il progetto era partito solo pochi anni prima e si sentiva che non era ancora maturo, ma il forum internazionale era già accogliente e mi è piaciuto l'ambiente dinamico nonché l'idea di base della distribuzione. Inizialmente avevo progettato di spostarmi su Arch Linux dopo un periodo di adattamento, ma non è mai successo.
Dopo aver passato periodi con Manjaro Xfce e con Manjaro i3, alla fine mi sono stabilito su Manjaro KDE, il progetto KDE è un altro progetto dinamico e piacevole da seguire.

Citazione
Le distribuzioni sono ''insiemi di pacchetti'', ma la base del sistema e' sempre GNU, e Linux, che e' il kernel. Sarebbe interessante riuscire a capire in che modo differiscano le distribuzioni, perche' ad occhio inesperto potrebbero apparire come delle versioni di Windows ''customizzate'', ovvero che vengono rilasciate con un certo numero di software, o magari con un'interfaccia grafica modificata, qualche servizio disabilitato, etc. Il fatto che alcune distribuzioni esistano da anni e siano cosi' amate dal pubblico ha senz'altro una spiegazione. Se qualcuno ha voglia di fare due chiacchere mi piacerebbe saperne di piu'.
A seconda della distribuzione puoi avere i file di configurazioni organizzati in modo diverso, alcune per esempio sono pensate per essere modificate più facilmente dall'utente e hanno i file di configurazione organizzati in modo più intuitivo.
Il gestore di pacchetti si occupa anche di gestire i file di configurazione e ciascun gestore ha delle soluzioni leggermente diverse per risolvere i conflitti tra le modifiche locali e le nuove versioni del software.
Un'altra differenza risiede nella compilazione dei pacchetti, che è un altro compito a cui assolve la distribuzione, alcune dividono i pacchetti in tanti piccoli pezzi o magari usano delle opzioni di compilazioni molto specifiche, per esempio Arch Linux è pensata per avere bassi costi di manutenzione, quindi le opzioni di compilazione sono molto vicine a quelle predefinite e i pacchetti non vengono divisi se non strettamente necessario.
In generale Arch, e di conseguenza anche Manjaro, è strutturata per automatizzare molto poco ma dare un sistema molto semplice da modificare all'utente, per esempio i file PKGBUILD sono semplici da scrivere e permettono di creare un pacchetto dal nulla che sia ben gestito dal gestore di pacchetti.
Un'altra differenza è il tipo di pacchetti che vengono inclusi nei repository, alcune distribuzioni accettano solo software strettamente libero.
Infine, come nominato in precedenza, alcune distribuzioni hanno un rilascio "a versioni" come Ubuntu, mentre altre sono "rolling" come Manjaro.